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Cosa vedere in Calabria

Una vacanza al Villaggio Santandrea è un'occasione per scoprire la Calabria sulla costa ionica, un territorio dalla storia millenaria che offre itinerari tra siti archeologici della Magna Grecia, bizantini e medievali abbazie e parchi dalla natura rigogliosa e incontaminata.

Per 15 chilometri, dal Santandrea Village fino oltre Soverato, c'è solo una splendida spiaggia sabbiosa, mentre poco più a nord, a Copanello di Stalettì e Caminia di Stalettì, scogliere e calette di assoluta bellezza incantano i visitatori.

Abbiamo selezionato per te alcune delle località più belle della Calabria, raggiungibili in poco tempo dal Santandrea Resort.


Parco Archeologico di Scolacium

35 chilometri a nord del Villaggio Santandrea, il Parco Archeologico Scolacium, la Skylletion della Magna Grecia (in località Roccelletta di Borgia), testimonia la presenza in Calabria prima dei Greci e poi dei Romani. Squillace, la città che diede i natali a Cassiodoro, conserva gli imponenti resti del Foro, della Basilica, delle Terme e del Teatro.

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Poco conosciuto è l'insediamento greco. La leggenda narra che fu Menesteo, re di Atene, l'ecisti di Skylletion; in realtà la fondazione risale al VI-V secolo a.C. da coloni greci provenienti da Atene o Crotone.
Il sito prescelto, situato lungo il tracciato dell'istmo, sulla costa ionica e a guardia del Golfo di Squillace, era strategico per il controllo delle vie terrestri e fluviali e per i commerci con l'intero bacino del Mediterraneo.

La colonia romana di Scolacium, con i suoi imponenti resti, è protagonista del percorso di visita e rappresenta un unicum nel panorama archeologico calabrese. Dedotto nel 123-122 aC, fu interessato da interventi di sistemazione della parte urbana e dell'intero territorio attraverso la suddivisione in parcelle coltivabili (centuriazione).

Prosperò fino alla rifondazione da parte dell'imperatore Nerva, quando assunse il nome di Colonia Minervia Nervia Augusta Scolacium e fu ulteriormente monumentalizzata. Oggi è possibile visitare il Foro, con la sua pavimentazione in mattoni unica che non ha eguali in tutto il mondo romano e i resti di alcuni edifici, tra cui la Curia, il Cesareum e il Capitolium. Non lontano dalla piazza si trova il teatro da 3.500 posti, adagiato, alla maniera greca, su una collina naturale e resti dell'unico anfiteatro romano della Calabria.

La città era dotata anche di terme, due acquedotti, fontane e una necropoli. La vita della colonia terminò intorno al VII-VIII secolo d.C. C., quando la popolazione si spostò, prima sulle alture del teatro e poi fino all'odierna Squillace, a causa di fenomeni di impaludamento che resero la zona inospitale. Il Parco conserva resti architettonici che testimoniano la presenza del sito fino al XII secolo: l'imponente basilica normanna, che accoglie e stupisce il visitatore e che suggerisce l'importanza del luogo, nodo cruciale per le vie di comunicazione e per i rapporti con il territorio , anche in epoca medievale. All'interno del Parco si trova il Museo dove sono esposti i risultati delle campagne di scavo con un percorso espositivo che ripercorre la storia della città attraverso reperti che documentano a tutti gli effetti la vita antica. Il museo conserva un importante ciclo di statuaria e ritrattistica romana.

Segnaliamo infine uno straordinario manufatto: il colossale avambraccio in bronzo. La visita si conclude con un interessante itinerario di archeologia industriale: il frantoio, costruito nel 1934 dalla famiglia Mazza, è infatti ancora intatto.

Riace

Il borgo di Riace, famoso per il ritrovamento dei Bronzi di Riace, conservati nel Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, con il caratteristico centro storico.

Reggio Calabria e i Bronzi di Riace

I Bronzi di Riace sono due statue in bronzo di origine greca databili rispettivamente al 460 e al 430 a.C. e pervenute in eccezionale stato di conservazione.

Le due statue - rinvenute il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace marina, sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi dell'arte greca, e tra le testimonianze dirette dei grandi maestri scultori dell'età classica.

Le ipotesi sulla provenienza e sugli autori delle statue sono diverse, ma non esistono ancora elementi che permettano di attribuire con certezza le opere ad uno specifico scultore.

I Bronzi si trovano nel Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria, luogo in cui furono riportati nel dicembre 2013, dopo essere stati rimossi e lasciati per tre anni (con relativi lavori di restauro) a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria a causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso museo. I Bronzi di Riace sono diventati uno dei simboli del borgo stesso e della città di Reggio Calabria.

Gerace

A 70 chilometri dal Villaggio Santandrea, Gerace è uno dei borghi più belli della Calabria: tra vicoli medievali e suggestive chiese si arriva al castello che domina un paesaggio straordinario.

Certosa di Serra San Bruno

Non lontano dal villaggio turistico Santandrea, la Calabria offre uno degli scenari naturalistici più suggestivi che fanno da cornice ad un luogo altrettanto ricco di fascino: la Certosa di Serra San Bruno.

Cattolica di Stilo

40 chilometri a sud del Villaggio Santandrea si possono ammirare: la Cattolica di Stilo, piccola chiesa del IX secolo, gioiello dell'architettura bizantina, in posizione panoramica nel paese di Stilo.

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Poco conosciuto è l'insediamento greco. La leggenda narra che fu Menesteo, re di Atene, l'ecisti di Skylletion; in realtà la fondazione risale al VI-V secolo a.C. da coloni greci provenienti da Atene o Crotone.
Il sito prescelto, situato lungo il tracciato dell'istmo, sulla costa ionica e a guardia del Golfo di Squillace, era strategico per il controllo delle vie terrestri e fluviali e per i commerci con l'intero bacino del Mediterraneo.

La colonia romana di Scolacium, con i suoi imponenti resti, è protagonista del percorso di visita e rappresenta un unicum nel panorama archeologico calabrese. Dedotto nel 123-122 aC, fu interessato da interventi di sistemazione della parte urbana e dell'intero territorio attraverso la suddivisione in parcelle coltivabili (centuriazione).

Prosperò fino alla rifondazione da parte dell'imperatore Nerva, quando assunse il nome di Colonia Minervia Nervia Augusta Scolacium e fu ulteriormente monumentalizzata. Oggi è possibile visitare il Foro, con la sua pavimentazione in mattoni unica che non ha eguali in tutto il mondo romano e i resti di alcuni edifici, tra cui la Curia, il Cesareum e il Capitolium. Non lontano dalla piazza si trova il teatro da 3.500 posti, adagiato, alla maniera greca, su una collina naturale e resti dell'unico anfiteatro romano della Calabria.

La città era dotata anche di terme, due acquedotti, fontane e una necropoli. La vita della colonia terminò intorno al VII-VIII secolo d.C. C., quando la popolazione si spostò, prima sulle alture del teatro e poi fino all'odierna Squillace, a causa di fenomeni di impaludamento che resero la zona inospitale. Il Parco conserva resti architettonici che testimoniano la presenza del sito fino al XII secolo: l'imponente basilica normanna, che accoglie e stupisce il visitatore e che suggerisce l'importanza del luogo, nodo cruciale per le vie di comunicazione e per i rapporti con il territorio , anche in epoca medievale. All'interno del Parco si trova il Museo dove sono esposti i risultati delle campagne di scavo con un percorso espositivo che ripercorre la storia della città attraverso reperti che documentano a tutti gli effetti la vita antica. Il museo conserva un importante ciclo di statuaria e ritrattistica romana.

Segnaliamo infine uno straordinario manufatto: il colossale avambraccio in bronzo. La visita si conclude con un interessante itinerario di archeologia industriale: il frantoio, costruito nel 1934 dalla famiglia Mazza, è infatti ancora intatto.

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